
Un anno fa, nei giorni più difficili della pandemia, non si era vista alcuna immagine delle bare messe una accanto all’altra nella chiesa del cimitero di Bergamo. Era stata una scelta. Per primo, era stato l’assessore ai Servizi cimiteriali Giacomo Angeloni a decidere di non mostrare quelle foto che sia lui che la responsabile del cimitero, Valentina Nembrini, avevano scattato con lo smartphone. Era stata un’accortezza verso chi stava perdendo i propri cari senza poter dare loro nemmeno un saluto. A distanza di un anno, Angeloni ha deciso — dopo una lunga riflessione — di pubblicare la foto sul suo profilo Facebook e, ieri (18 marzo), ha avuto centinaia di commenti e condivisioni. «Un anno fa — spiega Angeloni — era il momento del dolore.

Pubblicare quelle immagini sarebbe stato irrispettoso nei confronti dei parenti dei morti che avrebbero voluto venire in quella chiesa per avere almeno una bara su cui piangere. Adesso bisogna storicizzare e ricordare pe far capire davvero cosa è successo e in quale situazione siamo stati».

Tra marzo e maggio del 2020, sono passate 3 mila salme dal cimitero di Bergamo e la chiesa è stata usata come camera mortuaria fino a metà Aprile.