L’allarme dei sindacati in Toscana«Ospedali allo stremo, pazienti in barella e posti letto non Covid che tornano Covid»

Sono 1.631 i positivi in più rispetto a ieri (1.579 confermati con tampone molecolare e 52 da test rapido antigenico). Dall’inizio dell’epidemia in Toscana sono 197.005 i casi di positività al Coronavirus. I nuovi casi sono lo 0,8% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 1.631 nuovi positivi odierni è di 45 anni circa (il 17% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 35% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, il 7% ha 80 anni o più). Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.849 (24 in più rispetto a ieri, più 1,3%), 265 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri). Si registrano 32 nuovi decessi: 19 uomini e 13 donne con un’età media di 79,6 anni. Con i 1.631 nuovi casi di oggi la Toscana si trova a 263,56 casi ogni 100.000 residenti nell’ultima settimana, quindi in automatico sarà confermata la zona rossa fino al 19 aprile.
I sindacati: «Ospedali allo stremo»
Gli «ospedali fiorentini allo stremo», «serve un ulteriore sforzo da parte di Regione e aziende sanitarie per attivare tutte le misure straordinarie messe in opera durante la prima ondata, altrimenti la mancanza del dovuto personale potrebbe comportare dei gravi disservizi e disagi nella gestione di tutti i tipi di pazienti». Così l’allarme di Fp Cgil Usl Toscana Centro in una nota diffusa in cui si specifica la situazione nell’area di Firenze. In particolare, segnala la sigla sindacale, «all’ospedale di Ponte a Niccheri, i circa 80 posti letto Covid sono pieni, nei prossimi giorni se ne aggiungeranno 15. Stanotte c’erano 15 pazienti in barella che aspettavano un posto letto», «all’ospedale di Torregalli, che nei piani iniziali doveva essere free Covid, si sono dovuti trovare 15 posti letto Covid in Medicina 1, e 35 posti letto di chirurgia sono stati trasformati in posti letto Covid; i pazienti in barella possono attendere fino a 24/48 ore per entrare in reparto», inoltre «nell’ospedale di Santa Maria Nuova (26 posti letto Covid più sei di rianimazione) le attese in barella sono di 24 ore nel reparto osservazione Covid, di 24/48 ore per il ricovero di pazienti no Covid». Sugli ospedali di Firenze, aggiunge il sindacato, «si sta abbattendo la terza ondata Covid, la più pericolosa da quanto visto fino ad oggi sia per l’elevato numero di ricoveri, che per il repentino abbassamento dell’età media dei contagiati che ora si attesta sui 43 anni, numeri che implicitamente parlano anche di ragazzi sotto i 30 anni che potrebbero ammalarsi gravemente». «L’abbassamento dell’età media – spiega la Fp Cgil segnalando la criticità Covid in corso negli ospedali di Firenze – comporta un drastico aumento dei tempi medi delle degenze, con gravi ripercussioni sui servizi di degenza ordinaria, sia covid che non covid, reparti di degenza medica tutti da settimane iper-affollati con pazienti molto complessi da gestire». «Mentre fino ad oggi abbiamo rivolto principalmente la nostra attenzione all’occupazione dei posti letto di terapia intensiva, nessuno si è accorto che i reparti di medicina si sono trasformati in veri e propri reparti di sub-intensiva, dove vengono trattati pazienti critici che necessitano di un’intensità di cure molto elevata, senza che ci sia stato il necessario adeguamento degli organici».