
Tweet Carrà, il Washington Post la celebra. Oggi a Roma il corteo funebre Addio a Raffaella Carrà. Il corteo e la camera ardente al Campidoglio. Venerdì i funerali Euro 2020. Italia-Spagna per andare in finale a Wembley. Omaggio nel prepartita alla Carrà Addio a Raffaella Carrà, l’omaggio del mondo dello sport nel giorno di Italia-Spagna Sánchez: Raffaella Carrà ci ha riempito l’anima La morte di Raffaella Carrà, i commenti e il cordoglio dell’Italia che l’ha amata Addio a Raffaella Carrà, regina della tv. Aveva 78 anni Carrà, l’Argentina ricorda l’amica di Maradona e l’idillio con l’America latina Foa-Salini: Carrà artista straordinaria nella storia del servizio pubblico 07 luglio 2021É partito tra le lacrime e gli applausi di tanti fan dalla sua abitazione in via Nemea 21 a Roma (zona Vigna Stelluti) il corteo funebre con il feretro di Raffaella Carrà. Rose gialle sulla bara della star, scomparsa il 6 luglio a 78 anni. Alla partenza, sotto casa, c’erano Michele Cucuzza e Barbara Boncompagni. Il corteo, diretto in Campidoglio dove è allestita la camera ardente, si è fermato un minuto per il pubblico saluto all’artista all’Auditorium Rai del Foro Italico (largo Lauro de Bosis), alla Rai di Via Teulada 66, al Teatro delle Vittorie, alla Rai di Viale Mazzini 14. Dopo la partenza si è subito creato un lungo serpentone di auto e motorini, che hanno seguito la salma della regina della tv italiana. Auditorium Rai Foro Italico Applausi e commozione di tanta gente, fan e giornalisti, alla prima tappa del corteo funebre di Raffaella Carrà. Il carro funebre si è fermato davanti all’Auditorium Rai del Foro Italico, sul Lungotevere a pochi passi dallo stadio Olimpico. Sul carro funebre di Raffaella Carrà accanto all’autista c’è Sergio Japino, che ha salutato commosso la folla. “Era la donna del sorriso, il suo modo di fare spettacolo sempre teso a portare emozione” ha detto durante la diretta del Tg1, Milly Carlucci in attesa davanti all’Auditorium. Applausi per il feretro di Raffaella Carrà anche a Ponte Milvio, con moltissima gente a salutare il passaggio del corteo funebre della regina della tv italiana. A ogni tappa un cartellone marchiato Rai con Carrà ritratta in alcune fotografie e diverse scritte come ‘Ciao Raffaella’. I colleghi della Rai hanno proposto che la struttura venga intitolata proprio a lei. Nel cortile di via Teulada 66 Lavoratori e colleghi del servizio pubblico affacciati alle finestre, e sul terrazzo della sede Rai di Via Teulada, hanno accolto, assieme alla folla, tra gli applausi, il feretro di Raffaella Carrà nella seconda tappa del corteo funebre. L’auto, preceduta da agenti della polizia municipale in moto, ha fatto un piccolo giro e si è fermata per alcuni minuti nel cortile interno, tra due ali di persone, per un altro lunghissimo applauso, prima di riprendere il percorso. “Raffaella è stata la protagonista del sorriso in un pezzo di storia italiana. La gente ha anche voglia di distrarsi e lei ha fatto i suoi programmi sempre in maniera intelligente ed alta, senza mai una volgarità – ha detto nella diretta Rai Bruno Vespa che ha atteso il feretro a Via Teulada insieme a Giancarlo Magalli -. “Il successo non è regalato, è guadagnato giorno per giorno, a testa bassa e con umiltà. E’ la lezione di Raffaella” ha aggiunto il giornalista, che al ripartire del feretro non ha trattenuto la commozione. In collegamento con Rai1 anche Vincenzo Mollica: “Raffaella ha sempre fatto la tv da artista” ha ricordato. Teatro “delle Vittorie” Terza tappa del corteo funebre di Raffaella Carrà che ha attraversato Roma è il Teatro delle Vittorie, dove la Carrà ha lavorato in Milleluci, Canzonissima e con l’ultimo programma tv “A raccontare comincia tu”. Ad attenderla, insieme alle maestranze e alle persone che al Teatro delle Vittorie lavorano, anche tanti cittadini che volevano darle un ultimo saluto, e Flavio Insinna, attore e conduttore che qui sta lavorando e che ricorda come “siamo qua per continuare a ringraziare un talento straordinario di una signora in scena che se n’è andata senza fare rumore, è andata via con il suo stile, con la stessa classe che ci ha regalato in scena”. Viale Mazzini Altra tappa per il corteo che ha accompagnato Raffaella Carrà davanti la sede amministrativa della Rai, a viale Mazzini. Presenti in strada i vertici aziendali. “Aveva la capacità di essere sempre avanti, lei era questo: la sua dedizione, i suoi valori. Lei era tanto per il servizio pubblico, portava avanti questi valori nei suoi programmi, nelle sue trasmissioni, nel suo modo di lavorare. Le dobbiamo tanto”. Lo ha detto l’ad della Rai, Fabrizio Salini, davanti alla sede Rai di viale Mazzin. Anche qui moltissimi dipendenti e tante persone hanno reso omaggio all’artista con un lunghissimo applauso commosso. “Lei sapeva sempre cosa portare in tv, e al primo posto metteva sempre l’allegria e la serenità. Non aveva orpelli, andava dritta, è diventata icona perché ha sempre vissuto in una libertà etica straordinaria”. Lo ha detto il direttore di Rai1, Stefano Coletta. La camera ardente al Campidoglio Il corteo funebre è poi arrivato al Campidoglio, dove in migliaia hanno reso omaggio all’artista, nella camera ardente aperta fino a mezzanotte. Giovedì riaprirà dalle ore 8 alle 12 e dalle 18 a mezzanotte. Venerdì sarà invece aperta dalle 8 alle 11, poi alle 12 si terrà la funzione funebre presso la chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, sempre su Piazza del Campidoglio. E’ consentito l’accesso a cittadini, stampa e tv nel rispetto delle norme anti-Covid. Fenomeno internazionale Raffaella Carrà, “superstar” in Italia, Spagna e America latina, dove “ha stuzzicato e qualche volta scandalizzato” con spettacoli che “celebravano l’empowrement sessuale” delle donne. Il Washington Post dedica oggi un lungo ritratto alla “regina della tv italiana”, senza dimenticare la sua intervista televisiva a Henry Kissinger. “Fenomeno” in Italia e “oggetto di fascinazione” nella Spagna post franchista, Carrà “incarnava l’idea che le donne meritano di prendere il controllo della loro sessualità”, scrive il giornale, ricordando il “caschetto biondo e la voce sensuale” di Raffaella. Ma allo stesso tempo, la Carrà si rivolgeva al grande pubblico, le casalinghe e, dopo aver rivoluzionato il modo di intrattenere il pubblico, era diventata una tradizione, nota il Washington Post, citando i tanti omaggi dei media italiani. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/passa-banda-corteo-rai-accompagnare-raffaella-carra-dd268912-a36c-4d2c-8c2d-1b559afbb4b0.html