di Luca Ravagnoli

Le cerimonie per il quinto anniversario del sisma. Presente anche il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio

Il premier Mario Draghi © ANSA

Al suono della tromba suonata da un carabiniere che ha intonato il Silenzio, il premier Mario Draghi ha deposto una corona d’alloro al monumento delle vittime del terremoto di Amatrice, nel parco don Minozzi della cittadina laziale che fu distrutta dalla scossa di magnitudo 6 la notte del 24 agosto 2016. Come ricorda la lapide sotto il monumento di travertino, le vittime di Amatrice sono state 237 sulle 299 complessive.

A seguire la cerimonia anche rappresentanti delle istituzioni tra cui il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

Sono cominciate così le cerimonie per il quinto anniversario del sisma che ha travolto anche i paesini di Accumuli, in provincia di Rieti come Amatrice, e di Arquata sul Tronto (Ascoli Piceno). Alle 11 il premier, insieme alle altre autorità, parteciperà alla messa celebrata dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, nel campo sportivo vicino.