
di Giuseppe Finotto
L’ex re dei paparazzi beccato dai “Baschi Verdi” in un locale del centro insieme a degli amici
Aveva ricevuto un permesso per recarsi a Roma, probabilmente con la motivazione di far visita a qualche parente. Invece, i militari della Guardia di Finanza di Genova hanno trovato Fabrizio Corona in un locale di Genova, lo hanno posto in stato di fermo giudiziario e il pm di turno Arianna Ciavattini ha chiesto al giudice l’arresto in carcere. Misura che però non è stata concessa, sicchè l’ex agente fotografico è stato denunciato a piede libero per evasione. E non è escluso che i giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano adesso applichino di nuovo la misura cautelare in carcere.
Ci ricasca, Corona, che da questo punto di vista è un “seriale”. E’ stato “pizzicato” l’altro ieri sera, in un locale del centro di Genova, quando una pattuglia dei “Baschi Verdi” durante un controllo se l’è trovato davanti. Non è servito neppure mostrare i documenti per accertare l’identità. Peraltro, l’ex marito di Nina Moric non ha negato. Ha spiegato che aveva un permesso firmato dai giudici. Diretto a Roma, ma chissà per quale strana ragione ha fatto una tappa a Genova.
E’ certo però che il personaggio televisivo ieri sera è stato presente (in diretta) a “Non è l’Arena”, ospite di Massimo Giletti, dove si è reso protagonista di una furiosa lite con il giornalista Luca Telese. Che lo ha definito “una persona malata”, dopo aver sentito la storia di Corona che si è morso il braccio, “come un cannibale”, quando è stato rinchiuso per un breve periodo in un ospedale psichiatrico. “Allora devi chiedere scusa, insulti e ingiuri i magistrati di sorveglianza…”, ha aggiunto Telese.
L’ex fotografo dei vip, quando lo scorso marzo il Tribunale di Sorveglianza gli ha sospeso i domiciliari, prima ha portato avanti uno sciopero della fame in ospedale per protestare contro quanto stabilito. Poi, una volta in carcere, si è anche ferito con dei tagli a un braccio. La Cassazione, però, il 29 settembre scorso ha annullato il provvedimento dei giudici di Milano: in parte con rinvio (per un aspetto relativo a un difetto di motivazione) e in parte senza, proprio per una serie di violazioni delle prescrizioni a lui imposte.
Su istanza dei suoi avvocati negli scorsi giorni i giudici della Sorveglianza hanno sospeso il provvedimento e Corona sarebbe dovuto restare a casa ai domiciliari. A meno che non abbia un permesso dal tribunale. Comunque, dopo il pronunciamento della Suprema Corte si attende una nuova udienza, in attesa che gli “ermellini” emettano la sentenza di merito.