Russia-Ucraina, i 4 scenari per l'inizio della guerra
Soldati ucraini in un carroarmato nell’est del Paese (fotoAp/Vadim Ghirda)

I generali americani, in stretto contatto con i colleghi di Kiev, stanno esaminando diversi scenari. Qui ricostruiamo quelli considerati più probabili: dal più minimalista, l’annessione del Donbass; al più devastante, l’attacco ibrido a Kiev


WASHINGTON — Lloyd Austin, segretario alla Difesa americana, sostiene che «Vladimir Putin non abbia ancora deciso se usare le forze militari ammassate contro l’Ucraina. C’è ancora spazio per la diplomazia». Ma il capo del Pentagono, che ieri ha tenuto una conferenza stampa, aggiunge: «Chiaramente ora è in condizioni di farlo». Da Bruxelles, il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, in collegamento con l’Atlantic Council di Washington, avverte: «I russi hanno a disposizione un largo ventaglio di possibilità per attaccare l’Ucraina». I generali americani, in stretto contatto con i colleghi di Kiev, stanno esaminando diversi scenari. Qui ricostruiamo i quattro considerati più probabili. Dal più minimalista, l’annessione del Donbass; al più devastante, l’attacco ibrido a Kiev con la destabilizzazione del governo di Volodymyr Zelenski.

Il più probabile: l’invasione del Donbass

L’operazione considerata più probabile è anche la più semplice per Mosca. I soldati russi potrebbero entrare ufficialmente nel Donbass, la regione dell’Est Ucraina che controllano di fatto dal 2014. Non ci sarebbero scontri con la linea di difesa ucraina, attestata a ovest di Donetsk, la capitale della regione. Le formazioni filorusse accoglierebbero come «salvatori» i carri armati con le insegne di Mosca. L’11 maggio 2014 ci fu un referendum farsa per sancire «l’indipendenza» del Donbass dall’Ucraina. Ora il Cremlino potrebbe imporne un altro per ratificarne l’annessione alla Federazione russa. Certo, gli occidentali non riconoscerebbero l’esito della consultazione, come è accaduto nel marzo 2014 per la Crimea. L’esercito ucraino non avrebbe la forza per andare a riprendersi il Donbass. Americani ed europei potrebbero dividersi sull’entità delle sanzioni contro la Russia. 

Il più temibile: l’offensiva ibrida verso Kiev

Lo scenario più temibile è l’attacco a Kiev. Stando alle valutazioni del Pentagono, le forze russe ammassate nella parte settentrionale del confine e quelle che potrebbero transitare dalla Bielorussia non sono sufficienti per conquistare la capitale russa. Ma Putin potrebbe ordinare un’offensiva ibrida. Partirebbe una micidiale sequenza di incursioni telematiche, con l’obiettivo di mettere fuori uso la rete del riscaldamento domestico e le telecomunicazioni. A quel punto la capitale precipiterebbe nel caos. I filorussi, che sarebbero già all’opera, uscirebbero allo scoperto, manovrando in Parlamento per rovesciare il governo di Volodymyr Zelensky e invocando «la pace» con Mosca. Se ciò non bastasse, a partire da fine febbraio, i russi potrebbero sconfinare, puntando verso le città di Sumy o di Kharkiv (Nord-Est del Paese) e minacciando un’avanzata verso Kiev. In questo caso la reazione occidentale sarebbe durissima.