sesto san giovanni omicidio carabinieri
I carabinieri sul luogo dell’agguato (Furlan)

Sull’asfalto un tappeto di bossoli e sangue. E il bilancio è pesante. Una persona sgozzata e due feriti, uno di questi raggiunto da un colpo di pistola, l’altro picchiato brutalmente. Serata di sangue in via Pisa Sesto San Giovanni (hinterland nord di Milano) quella di lunedì 23 ottobre. Teatro della violenza una vecchia cascina che si affaccia direttamente sulle barriere antirumore della tangenziale.

Il corpo senza vita è di un nordafricano di 28 anni. Ha la gola squarciata da una coltellata che non gli lascia scampo. I soccorritori del 118 provano a praticargli un massaggio cardiaco e a intubarlo, ma inutilmente. La ferita è troppo profonda.
La violenta rissa registra anche altri due feriti, entrambi stranieri e in condizioni serie: uno, 30 anni, è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al polso; un altro ha addosso i segni di pugni e calci. Finiscono entrambi in codice giallo in ospedale. Il primo al San Giuseppe, il secondo, un 31enne, va al San Raffaele.

Sul posto intervengono i carabinieri del nucleo investigativo di Milano, guidati dal colonnello Antonio Coppola e dal tenente colonnello Fabio Rufino. Secondo le prime informazioni i tre sarebbero stati aggrediti da altri nordafricani.

A tarda sera i rilievi sono ancora in corso. I carabinieri stanno ascoltando i pochi testimoni. A terra i cartellini segnalano i numerosi bossoli sparati (quattro e altrettanti integri: l’arma avrebbe fatto cilecca). Pare sia stata usata un’arma di grosso calibro. Si prova a ricostruire l’accaduto. E lo scenario che si va delineando sembra quello di uno scambio di droga finito nel sangue. Due gruppi – armati – si sarebbero dati appuntamento in questa zona isolataper concludere un affare. E allora, alla base dello scontro a fuoco potrebbe esserci un tentativo di rapina e la reazione dei feriti presi alla sprovvista dal blitz della banda avversaria. Oppure, fin dall’inizio, l’incontro poteva essere stato convocato per regolare vecchi conti e saldare antichi debiti. Saranno le indagini a provare a ricostruire il movente e a individuare tutti i componenti delle due fazioni.

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